Descrizione
Da queste lettere «quasi d’amore » a un’amica norvegese, scritte alla vigilia della seconda guerra mondiale, emerge un Flaiano lieve e malinconico, incantato dalla grazia di Lilli e dal suo «cuore puro». Emerge altresì il grande amore per Roma, il particolare rapporto che con essa intrattiene un gruppo di intellettuali che in quegli estremi «anni del consenso» celebrano ogni notte, di contro alla retorica del regime, l’antico mito letterario dello spleen. Di questa Roma minore, inedita, segreta, improvvisamente ottocentesca e belliana, Giuliano Briganti delinea nella Prefazione un ritratto di rara efficacia.
Ennio Flaiano (Pescara 1910-Roma 1972), scrittore, giornalista, critico teatrale e cinematografico collaborò con Fellini alle sceneggiature dei Vitelloni, della Dolce vita e di Otto e mezzo. Tra le sue opere, percorse da un’acre vena satirica e da un acuto senso del grottesco, ricordiamo: Tempo di uccidere (1947, premio Strega), Una e una notte (1959), Il gioco e il massacro (1970), Un marziano a Roma e altre farse (1971), Autobiografia del blu di Prussia (postumo, 1974) e Diario degli errori (postumo, 1977).
RECENSIONI