Descrizione
I lamenti di Napoleone, i pigolii di Enrico VIII, le preoccupazioni di Garibaldi per Anita, i cedimenti dell’inflessibile rivoluzionaria Rosa Luxemburg: niente è più caduco di una lettera d’amore, eppure chiunque abbia amato, o immaginato di amare, non ha avuto dubbi ad affidarsi alle parole.